Anche i dipendenti di aziende private possono richiedere un prestito da restituire con cessione del quinto dello stipendio: ecco come funziona.
Se sei un dipendente privato e hai necessità di richiedere un finanziamento per la realizzazione di piccoli o grandi progetti, o per far fronte a una spesa imprevista, puoi scegliere il prestito con cessione del quinto.
Tale prestito è accessibile a tutti i dipendenti del settore privato, purché siano in possesso di un contratto a tempo indeterminato, e si distingue per la modalità di restituzione delle rate.
Questa avviene infatti tramite trattenuta mensile sulla busta paga da parte del datore di lavoro, e la cifra trattenuta ogni mese non potrà mai superare il 20% – ossia un quinto – dello stipendio mensile.
Il prestito con cessione del quinto è particolarmente consigliato per i dipendenti privati, proprio per la sua comodità: poiché la restituzione delle rate è a carico del datore di lavoro, il beneficiario del finanziamento non è tenuto a ricordarsi le scadenze per i pagamenti o a effettuare questi ultimi personalmente.
Chi ha un contratto da lavoratore dipendente a tempo interminato può dunque richiedere un prestito con cessione del quinto semplicemente contattando la finanziaria erogatrice con una richiesta di preventivo, anche online.
La durata di tali finanziamenti può variare dai 36 ai 120 mesi, a seconda delle esigenze specifiche del beneficiario.
La normativa che regola i prestiti con cessione del quinto per i dipendenti privati è definita nell’art. 5 del DPR n. 180, il quale prevede che “gli impiegati e salariati dipendenti dallo Stato e dagli altri enti, aziende ed imprese (…) possono contrarre prestiti da estinguersi con cessione di quote dello stipendio fino al quinto dell’ammontare di tali emolumenti valutato al netto delle ritenute e per periodi non superiori a dieci anni”.
Secondo tale normativa la cessione del quinto dello stipendio è sempre coperta da polizze assicurative, le quali sono comprese nella rata mensile trattenuta dalla busta paga. Le assicurazioni sono in particolare di due tipi: una polizza rischio vita, per tutelare il beneficiario e i suoi eredi in caso di decesso prima dell’estinzione del prestito, e una polizza rischio impiego, nel caso in cui il dipendente perdesse il lavoro.
Per maggiori informazioni e approfondimenti sul tema gli esperti de IlQuinto.net sono a tua disposizione allo 0423-715976.